mercoledì 20 novembre 2013

Resoconto del Banchetto di Domenica 16 Novembre

Il banchetto di domenica 17 Novembre è stato un importantissimo momento di confronto con la cittadinanza su un tema che giorno per giorno si sta facendo sempre più spinoso e controverso: la realizzazione di un Forno Crematorio a Leca di Albenga.

Siamo stati accusati di aver estorto firme raccontando "frottole" e quindi, carte alla mano, abbiamo sviscerato ogni dato tecnico per avere una visione di insieme delle cose. Abbiamo prodotto un volantino, che abbiamo distribuito, che riassume tutti i motivi di palese mancanza di utilità di un'opera del genere in una zona della città così altamente abitata e utilizzata per fini agricoli come Leca d'Albenga.


La cittadinanza che si è avvicinata, superando l'italica abitudine (...)

sabato 16 novembre 2013

Banchetto informativo NO AL FORNO CREMATORIO NELLA PIANA

DOMENICA 17 NOVEMBRE DALLE 10.00 ALLE 18.00 PRESSO PIAZZA DEL POPOLO TERREMO UN BANCHETTO INFORMATIVO E DAREMO MODO ANCHE AI FAVOREVOLI DI FIRMARE PER AVERE UNA VALUTAZIONE DELLA PERCENTUALE DEI FAVOREVOLI E CONTRARI A QUESTO SCEMPIO IDEATO DALLA GIUNTA ATTUALE!!
 

il Meet Up di Albenga terrà un importante banchetto informativo circa lo scellerato progetto di realizzazione di un inceneritore crematorio nella Piana di albenga.

vogliamo che la voce di 1500 persone che hanno firmato, le associazioni degli agricoltori e dei cittadini abbiamo voce in capitolo e vengano ascoltati dalla giunta oramai sorda a qualsiasi contrarietà

il progetto è un danno per la collettività a beneficio dei pochi imprenditori che speculerebbero sulle cremazioni.

speculare anche sui nostri cari trapassati non è sopportabile!



PARTECIPIAMO TUTTI!

sabato 9 novembre 2013

Il nuovo PUC: Cemento a profusione

Abbiamo letto con attenzione il PUC presentato dalla società CAIRE per il Comune di Albenga e si deduce una sola cosa: CEMENTO, CEMENTO CEMENTO!!!

Tralasciando i noiosi meccanismi che dovrebbero portare all'ulteriore cementizzazione del nostro martoriato territorio ingauno, vorremmo sensibilizzare i concittadini e non circa l'importanza di un uso razionale della risorsa limitata per eccellenza, il territorio su cui viviamo!

Albenga ha uno dei tessuti agricoli più vasti della Liguria, fiore all'occhiello per la produzione di piante da vaso , aromatiche e ortaggi! La potentissima lobby del Cemento locale non conosce vergogna e continua a perpetrare l'avanzata delle betoniere per coprire in modo irreparabile quel poco che ancora ci rimane a disposizione.

Si coglie l'occasione per presentare l'importantissima proposta di legge del Movimento 5 Stelle per lo stop al consumo del territorio!

in breve la proposta si può riassumere in 10 punti:

lunedì 21 ottobre 2013

Banchetto bagnato banchetto fortunato (anche se eran tutti molto incaz**ti.)

Il presidio di oggi ci ha lasciato piacevolmente sorpresi, sia per la notevole affluenza di cittadini (è venuta anche l’Acqua!) quanto per la preparazione sul tema acqua.
Abbiamo valutato anche la misura di quanto i cittadini albenganesi siano, con ragione, molto indignati.
Ieri il tema era il forno crematorio, oggi l’acqua: bene primario che temiamo diventi oggetto di speculazione economica come, del resto sta già succedendo per la sanità pubblica, svenduta al privato.
Chiedere la gestione pubblica dell’acqua non è un atto di disobbedienza civile o, peggio, di terrorismo, ma una sensata e legittima aspettativa dei cittadini.
Ringraziamo i quasi 200 cittadini che ci hanno dato la loro firma ma soprattutto il loro appoggio e la loro fiducia: noi continueremo ad occuparci dell’acqua pubblica  e chiediamo:


  • ritorno del civico acquedotto municipale nella disponibilità delComune
  • gestione pubblica delle risorse idriche e non appalto ai privati
  • risoluzione definitiva del problema depuratore sia sotto il profilo economico (no canone senza depurazione) che tecnico (collegamento con il depuratore di Borghetto)


Decidere ancora sulle  nostre teste? Acqua passata

venerdì 4 ottobre 2013

Il progetto del Forno Crematoria di Leca: tra percezione e realtà

La storia è nota ma è tanto incredibile che vale la pena raccontarla:

un pomeriggio di sole del 13 di Agosto, con tutti al mare o a lavorare, distratti dagli impegni che affollano la stagione in riviera, la giunta Comunale non ha trovato altro da fare che dare dando il via libera, senza coinvolgere minoranza e cittadini,  alla realizzazione di un forno crematorio alle porte del cimitero di Leca di Albenga, accettando la proposta di un pool di imprenditori che, senza uno straccio di appalto o gara pubblica, si vedrebbe affidata la gestione per i successivi 20 (o 30) anni dei 5 cimiteri locali, la creazione di 40 nuove edicole e, soprattutto, la creazione del sopra citato  Forno Crematorio, vero motivo dell'interessamento, che dovrebbe avere un ritorno economico a 6 e più zeri, tutti destinati ai magnanimi paladini, alla faccia della collettività!

I fidi consiglieri di maggioranza hanno cercato fin da subito di difendere l'idea, parlando di "opportunità per la città di avere un opera senza spender un soldo" (ma se son tanto generosi perchè non partire dalla realizzazione del DEPURATORE che manca da 30 anni?) o parlando di inquinamento ridotto, confondendo (volutamente?!?) le emissioni dovute alle caldaie a gas metano e a quelle dovute all'incenerimento di un feretro di legno e relativa salma.

mercoledì 11 settembre 2013

Lettere dal comitato oscuro - comunicato stampa 11/09/2013



In riferimento alle polemiche legate al progetto del forno crematorio e all’affidamento ai privati della gestione dei cimiteri comunali, il gruppo “Amici di Beppe Grillo” di Albenga, vuole cercare di fare un po’ di chiarezza, soprattutto in merito ai “fumosi” articoli che il fronte pro-forno sta facendo uscire in questi giorni sui giornali.

I cittadini di Albenga si sono uniti per dire no ad una iniziativa che i nostri Amministratori vogliono imporre senza se e senza ma.
 Il Sindaco Guarnieri, dimenticando forse una preposizione, definisce il gruppo degli oppositori “comitato oscuro”. Forse però avrebbe fatto meglio a scrivere “comitato all’oscuro”, di tutto, aggiungeremmo noi. Infatti è davvero ridicolo dirsi disponibile e aperta al dialogo quando la procedura di dialogo con i cittadini, che per un opera di tale portata dura anche diversi mesi, è stata totalmente tralasciata e anzi, la delibera di approvazione del progetto è arrivata silenziosa e  inaspettata alla vigilia di Ferragosto, con una dinamica che sarebbe andata bene per una deliberazione banalissima come quella per l’acquisto di cancelleria o affini e non per un progetto che coinvolge l’intera cittadinanza, sia per i suoi risvolti emotivi che per quelli economici.




Avete presente quando un vostro vicino di casa senza dirvi nulla tira su dalla sera alla mattina un bel muro di cinta alto 10 metri? Hai voglia poi a lamentarti! Ecco, la questione del forno crematorio e della gestione dei cimiteri è stata gestita dai nostri amministratori esattamente nello stesso modo e sfortunamente, questo non è che l’ultimo di tanti altri atti che l’Amministazione ingauna, in barba ai cittadini, ha gestito con sprezzante tracotanza. 

lunedì 2 settembre 2013

Comunicato Stampa 31/08/2013 - L'ara Crematoria contestata

Diciamo subito che il Meet Up “Amici di Beppe Grillo” di Albenga solidarizza con i
cittadini di Leca e trova giusta la loro protesta. Un forno crematorio è dannoso e
scientificamente dimostrato, per la salute dei cittadini, compromette le culture di
pregio dei campi circostanti e rischia di far collassare una viabilità di per sé già
problematica.
Il Meet Up “Amici di Beppe Grillo” di Albenga però critica ancora più fortemente,oltre
agli aspetti ambientali, il modus operandi della Giunta Comunale perchè giudica che la
vicenda sia un tipico esempio di mala amministrazione; l'ultimo, ma non il solo.
Una decisione così delicata e ricca di risvolti etici ed emotivi non doveva
assolutamente essereridotta ad una mera questione economico-gestionale e scendere
dall'alto, calando sulle teste delle famiglie ivi residenti e dei cittadini all'improvviso e
oltretutto in pieno periodo di Ferragosto.
Il Meet Up “Amici di Beppe Grillo” di Albenga sostiene inoltre che un progetto di
queste dimensioni e di questa delicatezza non doveva essere consegnato senza un
ampio dibattito preventivo, nelle mani di un gruppo di imprenditori privati, scelto a
totale discrezione della Giunta Comunale e che comunque prima di ogni decisione
andava fatta una campagna di informazione alle famiglie, al quartiere, al territorio,
alla città.
E' chiaro che si è preferito invece procedere a “rullo compressore” spianando e
lisciando la strada ai privati promotori piuttosto che favorire al massimo la
trasparenza, il bene comune, il dialogo con i cittadini ed una scelta (o un rifiuto)
democraticamente ed ampiamente condivisi.
Il coordinamento dei Meet Up del Ponente ligure, riunitosi martedì scorso ad
Albenga, in considerazione del fatto che il forno crematorio di Zinola funziona da
più di un secolo senza problemi urbanistici (è perfettamente collocato a più di
350 metri dalle prime abitazioni) ne ambientali , come riconosciuto dallo stesso
sindaco Rosy Guarnieri, richiede che venga accelerato l'iter per la sua
ristrutturazione e riammodernamento in modo da poter funzionare come centro
provinciale PUBBLICO e senza assistere alla disseminazione sul territorio di tanti
forni crematori PRIVATI.


Ufficio Stampa
Amici di Beppe Grillo di Albenga
A.P.S. “IO VOTO MOVIMENTO 5 STELLE”
per contatti: MeetUpAlbenga@gmail.com

martedì 25 giugno 2013

Seminario NUOVA FINANZA PUBBLICA E SOCIALE

2° Seminario del Laboratorio di Formazione Popolare su:

NUOVA FINANZA PUBBLICA E SOCIALE

che si terrà a:

SAVONA presso SMS FORNACI GIARDINO SERENELLA
C.SO VITTORIO VENETO 73 rosso
VENERDI’ 28 GIUGNO – ORE 18.00/20.00 - 21.00/23.00 (circa)


“LA FINANZA, LA CRISI, IL DEBITO … CAPIRE PER AGIRE!”

1° PARTE – CAPIRE IL DEBITO: AUDIT

2° PARTE: CASSA DEPOSITI E PRESTITI.

NELLA PAUSA DALLE 20.00 ALLE 21.00 E’ PREVISTA LA CENA PREPARATA DALLA SMS SERENELLA (PRENOTARSI ENTRO GIOVEDI’ SERA, ROBERTO 348228314)

Nuova emergenza ad Albenga


Nuova emergenza ad Albenga
Appello del gruppo “Amici di Beppe Grillo” di Albenga al Ministero dell' Ambiente.

La città di Albenga ha una grossa necessità permanente, che si acuisce particolarmente nella stagione estiva: avere un depuratore. Infatti i liquami dei suoi cittadini vengono scaricati direttamente in mare senza essere depurati.

E' proprio di questi giorni, in cui l'estate ci spinge sulle spiagge, il vedere spesso ondeggiare sul pelo dell'acqua una scia prolungata di melma schiumosa di sospetto colore marroncino. I cittadini con stupore e smarrimento chiedono perché non sia stato fin'ora realizzato un depuratore, opera essenziale per la salvaguardia della salute pubblica (nonché obbligatoria per i comuni, come Albenga, con più di 15.000 abitanti!!).

La risposta è semplice: il progetto di quest'opera è stata gestita dalle varie Amministrazioni rosse, azzurre, verdi, che si sono succedute nell'ultimo ventennio, non come un bene comune necessario alla collettività, ma come strumento di attacchi politici e mezzo di accaparramento di poltrone e poltroncine.


Ad oggi, per evacuare la propria fognatura, Albenga dispone di due scarichi, uno a levante in Regione Carenda, l'altro a ponente in Regione Vadino, che versano entrambi i liquami direttamente in mare senza depurazione. A monte dei due scarichi esiste un sistema di grigliatura che funziona come un semplice setaccio per separare eventuali corpi solidi dai liquami.

C'è anche un terzo scarico in Regione Burrone che dovrebbe essere aperto esclusivamente in situazioni di emergenza. Infatti il suo tubo di scarico a mare è poco profondo e talmente corto da versare poco distante dalla zona balneabile. Nel caso eccezionale che venga utilizzato, devono essere adottate le misure d'obbligo: monitoraggio delle acque circostanti e probabile conseguente divieto di balneazione.

L'associazione di promozione sociale APS”Io Voto MoVimento 5 Stelle” di Albenga di fronte all'Ordinanza Sindacale numero 85 del 18/04/2013 del Comune di Albenga che dispone: “ il mantenimento dello scarico sito in Regione Burrone, quale scarico da utilizzarsi per emergenze dovute a rotture e/o malfunzionamento dell'impianto di sollevamento di loc. Carenda ed altresì qualora si renda necessario a seguito di precipitazioni particolarmente intense o aumento della portata legato all'afflusso turistico” aveva inviato il 9 maggio scorso lettera agli Enti preposti: Regione Liguria, Provincia di Savona, Prefettura di Savona, Capitaneria di Porto, ARPAL chiedendo a ciascuna di queste istituzioni di esprimere il proprio parere a riguardo di questa Ordinanza.

I cittadini sono sconcertati. Il Comune ha appena presentato il calendario delle numerosissime manifestazioni estive in programma per quest'estate, con l'intento di attrarre la più grande quantità possibile di turisti e parallelamente, lo stesso Comune, identifica negli atti ufficiali l'afflusso turistico come “un'emergenza”, dandosi così il via libera per inquinare proprio l'attrattiva principale, quella vera per cui la gente ancora viene da noi: il mare.


L'APS “Io Voto MoVimento 5 Stelle” di Albenga si impegna a continuare la propria azione a salvaguardia della salute dei cittadini, appellandosi al Ministero Dell'Ambiente, affinché intervenga ad affrontare questo grave problema in modo finalmente risolutivo.




Comunicato stampa del 25 giugno 2013

lunedì 17 giugno 2013

CONVEGNO su “ri-Pubblicizzazione del SII della provincia di Savona”


Dopo il periodo di mobilitazioni che ha bloccato la proposta della Provincia di Savona di 
privatizzare il Servizio Idrico e di mercificare l’Acqua, prosegue la lotta comune per la ri-pubblicizzazione e la costruzione di un soggetto pubblico e partecipativo nella gestione del S.I.I. (Servizio Idrico Integrato)

Non è né una cosa scontata né semplice. Ora più che mai l’Acqua, i Beni Comuni, la Democrazia hanno bisogno dell’impegno e della partecipazione di tutte e tutti.

Raggiungere l’obiettivo della gestione pubblica e partecipativa dell’acqua è un sogno che tutte e tutti noi coltiviamo e per il quale lavoriamo da anni.
Non facciamocelo rubare.
A due anni dal referendum facciamoci un bel regalo: ri-pubblicizziamo l’acqua e beni comuni.
Siete tutte tutti invitati al

C O N V E G N O su
“ri-Pubblicizzazione del SII della provincia di Savona”

GIOVEDI’ 20 GIUGNO 2013 ore 17.30
Ridotto della Sala Consiliare del Comune di Savona

che sarà aperto da una breve relazione di

Roberto Melone - Comitato Savonese Acqua Bene Comune
- I referendum e la difesa concreta del loro esito nella provincia di Savona e in Liguria

e al quale interverranno:

Mirko Tutino - Assessore all'Ambiente della Provincia di Reggio Emilia
- I percorsi concreti verso la ripubblicizzazione

Corrado Oddi - Funzione Pubblica Cgil e Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua
- La ripubblicizzazione in Italia e in Europa

Luigi De Vincenzi - Sindaco di Pietra Ligure
- La difesa dell’acqua e dei Beni Comuni per una amministrazione virtuosa, dalla parte
delle cittadine e dei cittadini

VI CHIEDIAMO ANCHE DI FAR GIRARE QUESTA MAIL AD AMICI, PARENTI, CONOSCENTI, COLLEGHI DI LAVORO ETC. ETC.
E, SE LO RITENETE, DI STAMPARNE QUALCHE COPIA E DIFFONDERLA.

E solo un primo, importante, momento del percorso; altri ne seguiranno e, ci auguriamo, tu voglia esserne partecipe e protagonista.

Comitato Savonese Acqua Bene Comune
Via Concordia, 8 - Ceriale (SV)



Sonia Angarano
Comitato Savonese ABC
Cell: 3200715226
terrecotte60@libero.it 

venerdì 7 giugno 2013

BAR LETTERARIO: I CONTI NON TORNANO II

     La conversione del chiosco di Piazza del Popolo da ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (IAT) a bar è stata approvata con un atto della Giunta Comunale ponendo ben precisi vincoli: il bar oltre a somministrare, ovviamente, cibi e bevande doveva essere sede di tutta una serie di iniziative sia nel campo del sociale (luogo di aggregazione dei giovani, lettura di libri e quotidiani anche on-line) quanto e, soprattutto nel campo turistico (punto di organizzazione partenza di visite guidate della città, creazione di pacchetti turistici di intesa con le attività ricettivo-turistiche del territori e, ultimo, ma di fondamentale importanza, biglietteria unica per i musei cittadini.
            Purtroppo, come troppo spesso accade nel nostro comune, alle roboanti dichiarazioni di intenti non è corrisposta una altrettanto stringente applicazione pratica: nel “Bando di gara” infatti è rimasto il bar, evidentemente l'attività più ambita e redditizia per i futuri gestori, l'aggregazione giovanile si è ridotta ad un certo numero di eventi “consigliati” (50 in tutto), la parte “letteraria” si limita alla messa a disposizione degli avventori di tre quotidiani tre, mentre la parte turistica è completamente e definitivamente scomparsa dal “Bando di gara”.
            E quanto al  “Bandi di gara” scopriamo che in realtà sono “Bandi di gara”  perchè sull'Albo Pretorio del Comune di Albenga ne sono stati pubblicati ben due: uno il giorno 3 maggio con scadenza il 20 ed uno successivo l'8 maggio con scadenza il 23.
            Constatate queste variazioni e forzature la nostra Associazione di Promozione Sociale “Io voto movimento 5 stelle” ha deciso di giocare un ruolo da protagonista  e, per essere pienamente legittimata a partecipare alle varie fasi della assegnazione e esaminarne tutti gli atti, he deciso di presentare una propria busta  alle ore 10:58 del 23 maggio, a nostro avviso un’ ora prima della scadenza del bando per noi fissato  per le ore 12:00 del giorno 23 maggio.
Il Comune di Albenga ci ha escluso dalla partecipazione al “Bando di gara” affermando che il termine ultimo per la presentazione delle offerte scadeva alle ore 12:00 del giorno 21 maggio! A  detta del Comune, il “Bando di gara” la cui pubblicazione sull’Albo pretorio scadeva il 23 marzo prescriveva che i documenti dovessero essere presentati entro il 20 di maggio.          
Come possa un termine per la presentazione dei documenti essere antecedente alla scadenza dei termini della pubblica affissione sull’Albo Pretorio è cosa che il Comune non ha saputo o voluto spiegarci ma che dovrà spiegare e giustificare al Tribunale Amministrativo Regionale come pure all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
            Quindi la partita dello IAT non può dirsi definitivamente chiusa nè il chiosco definitivamente assegnato, come qualcuno ha sbrigativamente affermato, anche se la verità dovrà venire fuori attraverso passaggi lunghi e, inevitabilmente, costosi.

L’ Associazione di Promozione Sociale “Io voto movimento 5 stelle” che si basa solo sulle offerte spontanee dei propri simpatizzanti, si batterà comunque a fianco di tutti quei  cittadini di Albenga che hanno veramente a cuore il destino della città, di Piazza del Popolo, della fontana dei delfini e del restante imponente patrimonio archeologico e turistico, per  impedire l'ennesimo uso privato  di un bene pubblico  che, proprio perchè pubblico, pubblico deve rimanere.

giovedì 6 giugno 2013

Caffè Letterario: Mettiamo un po' d'ordine alle cose

Per esser completi circa la storia del caffè letterario, questione prontamente sollevata nei giorni scorsi dal PD locale e ripresa oggi con una interessante diserzione sull'accaduto, pubblichiamo qui e sui nostro altri canali, un chiarimento:

nell'articolo su IVG di oggi si parla di "pressanti richieste dei cittadini attenti allo sviluppo della vicenda", senza specificare che siamo stati noi del Meetup di Albenga a fare richiesta in Comune circa il "capitolato fantasma" citato nel primo bando.
si compie, inoltre, una omissione. si parla sia sul quotidiano "La Stampa" che nell'articolo di IVG di una sola busta presentata quanto noi l'abbiamo fatto secondo i termini del secondo bando, in conflitto col primo!!

apprendiamo che la proposta sia giunta proprio da coloro che si son aggiudicati il bando. il peccato è che se avessero concorso liberamente alla gara, lasciando che venissero presentate anche altre proposte, magari non si sarebbe alzato questo enorme polverone e si sarebbe risolto tutto in un modo più limpido !

purtroppo la cosa è stata gestita da questa giunta come un fatto privato, ponendo i vincitori del bando in una situazione di grande imbarazzo agli occhi della città, creando grandi polemiche, anche con la Provincia, solo per dimostrare che i "duri e puri" posson fare quello che vogliono quando decidono??

Abbiamo aperto gli occhi, forse anche ad albenga la gente si è stancata di subire passivamente tutto questo. è ora di cambiare.

p.s. nonostante una tempistica discutibile, si ringrazia il PD che, come opposizione, ha potuto fornire quei dettagli che mancavano a noi "semplici cittadini".

p.p.s Volevamo anche far notare che coloro che son seduti all'opposizione e che hanno assistito in silenzio alla cosa son proprio gli esponenti del PD ingauno che ora urlano allo scandalo...traete voi le relative conclusioni!!!



QUI il file originale della busta consegnata








QUI il file oiginale con l'esclusione al bando pubblico per "consegna oltre i termini previsti"

giovedì 23 maggio 2013

Caffè letterario: lettera all'Assessore al Turismo Carla Mattea



c.a. sig.ra Carla Mattea
Assessore Turismo Cultura e Sport
Provincia di Savona


e p.c. mezzi stampa



OGGETTO: bando pubblico per la trasformazione dell’ufficio I.A.T. di Albenga in “bar letterario” - denuncia delle criticità riscontrate



Ill.mo Assessore Mattea, vista la sensibilità da Lei dimostrata relativamente al tema della trasformazione dell’ormai ex ufficio IAT di P.zza del Popolo, Il Meet Up “Amici di Beppe Grillo di Albenga, si rivolge a Lei ed al suo Assessorato, con la speranza che questa operazione portata avanti dal Comune, venga effettivamente presa in esame a livello provinciale e se ritenuta illegittima, bloccata, prima di assestare un ulteriore duro colpo al settore turistico e culturale della città.

 Per porre l’accento sulla questione in oggetto, vorremmo segnalare che quanto dichiarato dal Sindaco Rosalia Guarnieri: “lo IAT non è stato spostato ma affiancato dal bar” (edizione del 15 maggio di Savona News), non corrisponde alla realtà dei fatti.

Dall’ analisi del Bando di gara reso pubblico in data 3 maggio e  successivamente  ripubblicato in data 7 maggio (che vengono  uniti come allegati alla presente), si evince facilmente la totale assenza di una qualsivoglia richiesta di attività turistica collegata alla gestione del bar stesso.

Nelle premesse del bando, in maniera molto generica, si fa solo accenno alle 50 iniziative all' anno che il futuro gestore è “invitato”ad organizzare al suo interno, senza chiedere nient'altro, né una scheda degli eventi che si intendono realizzare, né un curriculum degli operatori. 50 “eventi” nell'arco dell'anno non meglio specificati né dettagliati e che molto spazio lasciano ai dubbi sulla effettiva realizzazione e utilità pratica di tali “azioni sociali”.

L'attività “letteraria” poi del caffè si limita alla messa a disposizione dei clienti di tre quotidiani, cosa che la quasi totalità dei bar di Albenga già fa senza, per questo, avere la velleità di volersi fregiare dell'altisonante titolo di “letterario”.

Il nostro gruppo è concorde con quanto da Lei dichiarato in questi giorni, ovvero, che una struttura pagata ben 120.000€ con soldi pubblici, specificatamente progettata e collocata in un posto strategico per essere adibita a sede  dello IAT, non possa essere soppressa ad arbitrio del Comune per essere  ceduta in gestione a privati a meno che non sia già stata trovata una soluzione nettamente migliore di quella lasciata; l 'ufficio IAT, ora  trasferito alla bell’e meglio nell’edificio “Ester Siccardi”, neppure meritevole di una targa  che ne indichi la presenza, non pare proprio soddisfare queste esigenze.

In qualità di Assessore al Turismo della Provincia di Savona, avendo meglio di chiunque altro il polso della situazione di questo settore, Lei sa che in questo momento di grave crisi economica, ad Albenga ulteriormente aggravata dalla crisi della produzione agricola, il turismo è una delle poche risorse che, se attentamente gestita, ha una prospettiva di sviluppo in tempi ragionevolmente brevi, visto anche l’immenso patrimonio storico ed artistico di cui la Città di Albenga dispone.

Sinceramente non si capisce la determinazione e la caparbietà nel portare avanti una operazione chiaramente invisa a una notevole parte della popolazione come si evince dagli articoli apparsi sulla stampa e che Lei dimostra di aver letto. Siamo nella situazione assurda di  chi sta furiosamente tagliando il ramo su cui siede nonostante i ripetuti gridi di allarme  di coloro che, dall'esterno, assistono alla scena.

Purtroppo, ad assegnazione avvenuta e ufficio IAT spostato di sede, saranno necessari ulteriori sforzi per ritornare alla ottimale situazione presente che si vuole sconsideratamente “trasformare”.

Vista la competenza dell'Assessorato al Turismo della Provincia di Savona in materia di IAT, alla luce di quanto esposto e di quanto già di sua conoscenza, la invitiamo ad intervenire con tutti i mezzi a sua disposizione per impedire questa trasformazione da IAT a bar senza dubbio contraria agli interessi collettivi e per di più, minata alla base da numerose e documentate critiche sulla validità economica e tecnica dell'operazione.

Rimanendo fiduciosi in un suo pronto riscontro, La ringraziamo per l’attenzione che porgerà a questa lettera e Le porgiamo distinti saluti.

Cordialmente






lunedì 20 maggio 2013


Ah, che bellu ccafè!”

 

L'ufficio informazioni turistiche di Albenga si trasforma in un bar:

ultimo appello prima dell'ennesimo passo indietro.




         In questi giorni in merito a questo “bar letterario” che si vuole fare in Piazza del Popolo, si è detto di tutto e il contrario di tutto. Se per altri casi è necessario andare a scavare in mezzo a carte e documenti vari, vedi la questione “Depuratore Ingauno”, questa volta è davvero semplicissimo trovare il “bandolo della matassa”. Se davvero si vuole avere un'idea della realtà scevra da ogni qualsivoglia manipolazione, bastano 2 minuti. E' sufficiente andare sul sito del Comune di Albenga, cercare alla destra della schermata iniziale la voce “per il cittadino” e poi cliccare su “bandi e avvisi”. Uno degli ultimi documenti che troverete è proprio il bando tanto osannato o criticato in questi giorni. Leggetelo e finalmente fatevi un'idea vostra e se serve indignatevi e fate sentire le vostre voci ( questo il link alla pagina del sito del Comune di Albenga dalla quale potete scaricare il bando e gli allegati:  http://www.comune.albenga.sv.it/servizi/bandi/bandi_fase02.aspx?ID=1485 ).
Le nuove tecnologie sono l'unico mezzo che abbiamo per tutelarci.

Basta con le opinioni fuorvianti, le frasi fatte e le bugie. Invitiamo i cittadini di Albenga a non tener conto delle dichiarazioni dei nostri carissimi politici ne tantomento delle nostre. Non dovreste nemmeno perdere tempo a leggere queste poche righe, andate a cercare il bando e allora si che gli accorati appelli dei nostri amministratori per difendere il loro operato non serviranno a nulla. Saranno i fatti a parlare.


Mentre l'assessore al Turismo della Città di Albenga annuncia che per la stagione estiva sono in programma più di 500 tra eventi e manifestazioni, in contemporanea, lo stesso Comune, pubblica un bando per chiudere definitivamente il centralissimo ufficio informazioni turistiche al centro di piazza del Popolo, con l'obiettivo di trasformarlo in un bar. Un po' come se Napoleone, dopo aver annunciato la sua campagna bellica, avesse regalato i suoi moschetti per rimpiazzarli con delle racchette da tennis.



Il Sindaco Rosalia Guarnieri, per difendere questa iniziativa, dopo le battute critiche del PD e le accuse sollevate dal nostro gruppo, risponde candidamente che in realtà, l'operazione “bar letterario”, ha valenza molto più ampia, poiché è volta a creare una sorta di centro polifunzionale che integrerà accoglienza, informazione turistica, biglietteria museale, punto di aggregazione per i ragazzi e chi più ne ha, più ne metta. Tutto bellissimo, se non fosse che, andando a leggere il bando che troviamo sul sito del Comune, le cose siano ben diverse. Il testo del bando di gara infatti, è quasi totalmente privo di tutte queste “mirabolanti peculiarità”. Non si parla né di informazione turistica, né di biglietteria museale. Si fa solo accenno, in maniera molto generica, alle 50 iniziative all' anno che il futuro gestore è “invitato” ad organizzare al suo interno, senza chiedere nient'altro, né una scheda degli eventi che si intendono realizzare, né un curriculum degli operatori, ai quali non è richiesta alcuna competenza specifica né esperienza professionale. Come verrà rendicontata quest'attività? Perchè il bando non richiede questi documenti? Senza questo genere di vaglio, non solo questa struttura non servirà a fornire alcun tipo di informazione, ma sarà anche vuota di ogni qualsivoglia intento sociale. Eventi del tipo “il mercoledì della brioche alla nutella”, “il sabato della pizzetta” o anche solo le semplici aperture serali, potranno rientrare tra le 50 iniziative di questo nuovo e fondamentale baricentro della società ingauna, sempre che qualcuno, a suo buon cuore, dato che non è indicato nel bando, vada a verificare che i 50 eventi si siano davvero svolti. Inutile ribadire che non sono né indicate tempistiche per la rendicontazione annuale degli eventi, né chi effettivamente se ne occuperà e in che modo.

Tra le mille motivazioni a sostegno del nuovo bar, c'è poi anche quella di voler creare un fantomatico centro di aggregazione giovanile, termine particolarmente di moda, il cui uso improprio, come in questo caso, non può che far indignare. Forse non tutti sanno che Albenga, qualche hanno fa, sotto l'amministazione Tabbò, è stata una delle pochissime città Italiane che si è aggiudicata un contributo davvero eccezionale, ben 500.000 euro per creare un centro di aggregazione giovanile sotto l'ex Cinema Astor. Hanno posticipato l'inizio lavori per anni, per problematiche legate al tetto, ma nonostante il ripristino della copertura sia stato portato a termine agli inizi del 2012, ad oggi, l'allestimento del centro giovani non è mai nemmeno incominciato. Anche in questo caso i nostri Amminstratori hanno preferito stupirci; sarebbe forse troppo scontato spendere quella cifra per realizzare questo tanto agognato centro per i ragazzi albenganesi. Meglio spiazzare tutti e creare magicamente un bar, facendo una concorrenza spietata ai sei che già si affacciano su piazza del Popolo e chiamare “centro giovani”, uno spazio sul lungocenta poco più grande di un box e che viene condiviso con la Consulta dei Disabili, con l' Unione Ciechi e con altre tre o quattro associazioni. Anche i ragazzi di Albenga, insieme agli esercenti ed ai turisti tutti, ringraziano sentitamente per questo nuovo preziosissimo progetto.

Tirando le somme, in questo bando di gara che chiunque può scaricarsi dal sito del Comune di Albenga, ci si concentra quasi esclusivamente sull'aspetto economico e commerciale della trasformazione; in buona sostanza, per un canone pari a poco più di 200 euro al mese, si vuole affidare ad un privato la gestione del centralissimo gazebo di p.zza del Popolo, che verrà trasformato in bar e ampliato, “rubando” spazio alla piazza per realizzare un dehor di 25mq. Ai bar già presenti tutt'attorno, non resta che aspettare che la rediviva fontana dei delfini, tra un condono e l'altro, venga un giorno allargata per farne una laguna, in questo modo, forse, diventando chioschi sulla spiaggia, potranno finalmente avere un po' di ritorno economico da questa bellissima idea.

Se solo Albenga promuovesse meglio il suo inestimabile patrimonio storico-artistico, potrebbe quasi unicamente con il turismo, risollevare l'economia dell'intera piana ingauna. Fino a che non ci si renderà conto che i pochi turisti che ancora riescono a trovare la torta di riso, non vengono per ammirare le nostre distese di seconde case, ma le bellezze che la storia e la natura ci hanno donato, continueremo ad andare nella direzione sbagliata.


Un' ultimo sospetto: visto l'aulico appellativo di “bar letterario”, speriamo che per realizzare questa opera ingegnosissima, non vogliano stupirci ulteriormente, usando in codesto gazebo a fini “letterari”, i libri della biblioteca civica, con lo scopo magari di renderla più inefficiente, ed un domani, avere la scusa per chiuderla e trasformarla in una bella pizzeria al taglio.


 
 
 
 
A parte l'amara ironia, invitiamo nuovamente tutti ad andare a leggere il bando che si trova sul sito del Comune di Albenga; non servono le nostre parole o quelle di altri, lasciate che siano i fatti a parlare e rendetevi conto da soli di cosa sia vero o meno, senza strumentalizzazioni o altro. Si chiamano atti pubblici, proprio perchè dobbiamo imparare a non farci prendere per il naso.
 



Comunicato stampa del 18 maggio 2013