Denuncia
dell' Associazione “IO VOTO MOVIMENTO 5 STELLE” e del gruppo
“Amici di Beppe Grillo” di Albenga.
Prendendo
una dovuta pausa dal costante lavoro di ricerca tra le “magagne”
della “Città delle Torri”, il gruppo ingauno degli “Amici di
Beppe Grillo”, vorrebbe far notare lo stridore di alcune
dichiarazioni uscite in questi giorni sui giornali, in relazione alle
pessime condizioni di Via Genova, strada “biglietto da visita”
della città.
“
E'
incredibile la “sindrome bipolare” di chi fa politica a livello
locale” affermano gli “Amici di Beppe Grillo”, “come al
solito i nostri politici, usano giornali e radio per diffondere le
loro ridondanti dichiarazioni piene di “potenziali” buoni
propositi, lanciando stoccate e fendenti vari, a tutti quelli che
“avrebbero potuto e non hanno fatto”, o che “potrebbero ma non
fanno”, dimenticando che forse, prima di sparare, sarebbe meglio
fare un po' di esercizio di memoria, e forse di “mea-culpa”.
“ A
dare il “la” a queste considerazioni”, proseguono gli
appartenenti al gruppo, “è stata l'affermazione dell'ex sindaco
Antonello Tabbò, riportata su alcuni quotidiani: <<anche
l’idea di cui parla Guarnieri, ossia dell’allargamento della
strada con lo spostamento dei palazzi del lato a levante, non è
certo una novità. Si tratta però di un progetto che non si può
certo realizzare dall’oggi al domani,
ci vorrebbe un piano ben studiato.>>
“Stupisce,
che l'ex primo cittadino, abbia dimenticato che “un
piano ben studiato”, e anche molto ben pagato”
sottolineano con ironia gli “Amici di Beppe Grillo”, “esista
fin dalla fine del suo mandato, ossia dal 2010” e incalzano “Ci
chiediamo perché, da allora, questo benedetto PUC sia finito in
fondo a qualche cassetto ben chiuso e si stia iniziando, a nostro
parere, una ben orchestrata campagna di rimozione della sua esistenza
dalla memoria collettiva”.
Partendo
da questa provocazione, il gruppo albenganese degli Amici di Beppe
Grillo, prosegue: “proviamo ad avanzare qualche risposta a questo
interrogativo, partendo proprio da Via Genova: il PUC 2010
individuava il quadrilatero compreso tra via Genova/viale dei Mille,
Via Papa Giovanni, Pontelungo e via Vittorio Veneto quale “Ambito
di riqualificazione del margine orientale del centro storico”,
e questo è quanto è riportato nei documenti ufficiali:
“
(...)
Gli interventi di recupero delle singole parti di tessuto, dovranno
essere finalizzate all'attuazione di tale modello (Masterplan
dell'ambito) che potrà prevedere anche la formazione di crediti
edilizi ove siano necessarie operazioni di diradamento spendibili in
altre zone urbane. (…)
(…)
Carico insediativo: non si prevede incremento del carico insediativo.
(…) Modo di attuazione: Progetto Urbanistico Operativo esteso ad
almeno un intero isolato. (...)”
“Questo
stralcio ufficiale è davvero poco fraintendibile” affermano “
infatti si dichiara in maniera cristallina che “non
si prevede incremento del carico insediativo”
in quella zona. Potremmo dire che si tratti di un buon passo in
avanti per bloccare almeno li, la cementificazione costante e
selvaggia della nostra Città; quindi perchè il PUC
del 2010, è finito in un cassetto e, malgrado i periodici annunci,
rischia di rimanerci a lungo? Anche un bambino potrebbe rispondere:
perché da fastidio. Perché impone
delle regole e dei vincoli da rispettare nella tutela di un interesse
collettivo e di uno sviluppo armonico della città. Perché è in
contrapposizione al caos edilizio imperante e i vincoli, si
sa, aumentano i costi e di conseguenza diminuiscono il profitto
finale dell' operazione immobiliare.” Questa la conclusione dei
componenti del gruppo di lavoro ingauno, che ricollegandosi alle
polemiche di questi giorni, proseguono e rincarano la dose: “Fino a
che il PUC 2010 dorme beato nel suo cassetto, naturalmente vige il
piano regolatore precedente, che prevede l'allargamento della
carreggiata, ma sopratutto vige il famigerato “piano casa”, in
virtù del quale, basta che un qualunque professionista, pagato
dal promotore dell'iniziativa immobiliare, dichiari “incongruo”
un edificio perché esso possa essere demolito e ricostruito con
un incremento del 35% della volumetria demolita”.”Rendiamoci
conto della situazione in cui ci troviamo: il soggetto che dovrebbe
occuparsi della verifica è pagato dallo stesso che promuove
l'iniziativa immobiliare e come possiamo ben immaginare, ben
difficilmente potrà andare contro il desiderio del suo
committente.” “Viviamo in un teatro dell'assurdo, talmente
surreale da far concorrenza allo stesso Ionesco” e proseguono
questa analisi supportata da mesi di duro lavoro sul campo,
sottolineando l'incongruità degli interventi passati e in essere:
“Non ci sono regole, non ci sono
piani, non c'è nulla di obbligatorio o concertato: ogni singolo
intervento viene visto come a se stante, senza obbligo di
coordinamento né di uniformità con l'intervento accanto e
ovviamente questo non riguarda solo la circoscritta area urbana,
infatti nella piana si continua a edificare a suon di varianti
urbanistiche, approvate da un consiglio, composto in gran parte,
dagli stessi progettisti, architetti e geometri, molto spesso
direttamente coinvolti nelle speculazioni immobiliari che hanno
approvato.”
“Questa
amministrazione ha già approvato un progetto di “riqualificazione”
per un edificio dichiarato “incongruo” al civico 19, ed un altro
progetto si appresta ad essere approvato tra breve, senza che esista
un piano di intervento coordinato almeno per l'intera via Genova,
altro che per l'intero comparto del margine orientale del centro
storico!”
In
conclusione a quanto portato in luce: “ Con queste premesse, ben
presto Via Genova, sarà sempre la brutta camera a gas di adesso, ma
avrà un fantasioso ed innovativo andamento "a fisarmonica"
e il PUC 2010? Non si sa, intanto
per pagarlo, l'Amministrazione comunale “verde” (la Guarnieri non
era “padanamente” contraria a questa tassa?) ha applicato L'IMU
PIÙ ALTA DI TUTTA LA PROVINCIA DI SAVONA e
per verificarlo basta guardare le tabelle pubblicate su tutti i
giornali.”
Il
gruppo “Amici di Beppe Grillo” di Albenga conferma inoltre, che a
breve si renderà pubblica un'analisi dettagliata dell'IMU a livello
locale e di quanto e cosa i cittadini di Albenga hanno pagato e
pagheranno in più, rispetto agli altri comuni della provincia di
Savona.
Comunicato
stampa del 19/01/2013