giovedì 23 maggio 2013

Caffè letterario: lettera all'Assessore al Turismo Carla Mattea



c.a. sig.ra Carla Mattea
Assessore Turismo Cultura e Sport
Provincia di Savona


e p.c. mezzi stampa



OGGETTO: bando pubblico per la trasformazione dell’ufficio I.A.T. di Albenga in “bar letterario” - denuncia delle criticità riscontrate



Ill.mo Assessore Mattea, vista la sensibilità da Lei dimostrata relativamente al tema della trasformazione dell’ormai ex ufficio IAT di P.zza del Popolo, Il Meet Up “Amici di Beppe Grillo di Albenga, si rivolge a Lei ed al suo Assessorato, con la speranza che questa operazione portata avanti dal Comune, venga effettivamente presa in esame a livello provinciale e se ritenuta illegittima, bloccata, prima di assestare un ulteriore duro colpo al settore turistico e culturale della città.

 Per porre l’accento sulla questione in oggetto, vorremmo segnalare che quanto dichiarato dal Sindaco Rosalia Guarnieri: “lo IAT non è stato spostato ma affiancato dal bar” (edizione del 15 maggio di Savona News), non corrisponde alla realtà dei fatti.

Dall’ analisi del Bando di gara reso pubblico in data 3 maggio e  successivamente  ripubblicato in data 7 maggio (che vengono  uniti come allegati alla presente), si evince facilmente la totale assenza di una qualsivoglia richiesta di attività turistica collegata alla gestione del bar stesso.

Nelle premesse del bando, in maniera molto generica, si fa solo accenno alle 50 iniziative all' anno che il futuro gestore è “invitato”ad organizzare al suo interno, senza chiedere nient'altro, né una scheda degli eventi che si intendono realizzare, né un curriculum degli operatori. 50 “eventi” nell'arco dell'anno non meglio specificati né dettagliati e che molto spazio lasciano ai dubbi sulla effettiva realizzazione e utilità pratica di tali “azioni sociali”.

L'attività “letteraria” poi del caffè si limita alla messa a disposizione dei clienti di tre quotidiani, cosa che la quasi totalità dei bar di Albenga già fa senza, per questo, avere la velleità di volersi fregiare dell'altisonante titolo di “letterario”.

Il nostro gruppo è concorde con quanto da Lei dichiarato in questi giorni, ovvero, che una struttura pagata ben 120.000€ con soldi pubblici, specificatamente progettata e collocata in un posto strategico per essere adibita a sede  dello IAT, non possa essere soppressa ad arbitrio del Comune per essere  ceduta in gestione a privati a meno che non sia già stata trovata una soluzione nettamente migliore di quella lasciata; l 'ufficio IAT, ora  trasferito alla bell’e meglio nell’edificio “Ester Siccardi”, neppure meritevole di una targa  che ne indichi la presenza, non pare proprio soddisfare queste esigenze.

In qualità di Assessore al Turismo della Provincia di Savona, avendo meglio di chiunque altro il polso della situazione di questo settore, Lei sa che in questo momento di grave crisi economica, ad Albenga ulteriormente aggravata dalla crisi della produzione agricola, il turismo è una delle poche risorse che, se attentamente gestita, ha una prospettiva di sviluppo in tempi ragionevolmente brevi, visto anche l’immenso patrimonio storico ed artistico di cui la Città di Albenga dispone.

Sinceramente non si capisce la determinazione e la caparbietà nel portare avanti una operazione chiaramente invisa a una notevole parte della popolazione come si evince dagli articoli apparsi sulla stampa e che Lei dimostra di aver letto. Siamo nella situazione assurda di  chi sta furiosamente tagliando il ramo su cui siede nonostante i ripetuti gridi di allarme  di coloro che, dall'esterno, assistono alla scena.

Purtroppo, ad assegnazione avvenuta e ufficio IAT spostato di sede, saranno necessari ulteriori sforzi per ritornare alla ottimale situazione presente che si vuole sconsideratamente “trasformare”.

Vista la competenza dell'Assessorato al Turismo della Provincia di Savona in materia di IAT, alla luce di quanto esposto e di quanto già di sua conoscenza, la invitiamo ad intervenire con tutti i mezzi a sua disposizione per impedire questa trasformazione da IAT a bar senza dubbio contraria agli interessi collettivi e per di più, minata alla base da numerose e documentate critiche sulla validità economica e tecnica dell'operazione.

Rimanendo fiduciosi in un suo pronto riscontro, La ringraziamo per l’attenzione che porgerà a questa lettera e Le porgiamo distinti saluti.

Cordialmente






lunedì 20 maggio 2013


Ah, che bellu ccafè!”

 

L'ufficio informazioni turistiche di Albenga si trasforma in un bar:

ultimo appello prima dell'ennesimo passo indietro.




         In questi giorni in merito a questo “bar letterario” che si vuole fare in Piazza del Popolo, si è detto di tutto e il contrario di tutto. Se per altri casi è necessario andare a scavare in mezzo a carte e documenti vari, vedi la questione “Depuratore Ingauno”, questa volta è davvero semplicissimo trovare il “bandolo della matassa”. Se davvero si vuole avere un'idea della realtà scevra da ogni qualsivoglia manipolazione, bastano 2 minuti. E' sufficiente andare sul sito del Comune di Albenga, cercare alla destra della schermata iniziale la voce “per il cittadino” e poi cliccare su “bandi e avvisi”. Uno degli ultimi documenti che troverete è proprio il bando tanto osannato o criticato in questi giorni. Leggetelo e finalmente fatevi un'idea vostra e se serve indignatevi e fate sentire le vostre voci ( questo il link alla pagina del sito del Comune di Albenga dalla quale potete scaricare il bando e gli allegati:  http://www.comune.albenga.sv.it/servizi/bandi/bandi_fase02.aspx?ID=1485 ).
Le nuove tecnologie sono l'unico mezzo che abbiamo per tutelarci.

Basta con le opinioni fuorvianti, le frasi fatte e le bugie. Invitiamo i cittadini di Albenga a non tener conto delle dichiarazioni dei nostri carissimi politici ne tantomento delle nostre. Non dovreste nemmeno perdere tempo a leggere queste poche righe, andate a cercare il bando e allora si che gli accorati appelli dei nostri amministratori per difendere il loro operato non serviranno a nulla. Saranno i fatti a parlare.


Mentre l'assessore al Turismo della Città di Albenga annuncia che per la stagione estiva sono in programma più di 500 tra eventi e manifestazioni, in contemporanea, lo stesso Comune, pubblica un bando per chiudere definitivamente il centralissimo ufficio informazioni turistiche al centro di piazza del Popolo, con l'obiettivo di trasformarlo in un bar. Un po' come se Napoleone, dopo aver annunciato la sua campagna bellica, avesse regalato i suoi moschetti per rimpiazzarli con delle racchette da tennis.



Il Sindaco Rosalia Guarnieri, per difendere questa iniziativa, dopo le battute critiche del PD e le accuse sollevate dal nostro gruppo, risponde candidamente che in realtà, l'operazione “bar letterario”, ha valenza molto più ampia, poiché è volta a creare una sorta di centro polifunzionale che integrerà accoglienza, informazione turistica, biglietteria museale, punto di aggregazione per i ragazzi e chi più ne ha, più ne metta. Tutto bellissimo, se non fosse che, andando a leggere il bando che troviamo sul sito del Comune, le cose siano ben diverse. Il testo del bando di gara infatti, è quasi totalmente privo di tutte queste “mirabolanti peculiarità”. Non si parla né di informazione turistica, né di biglietteria museale. Si fa solo accenno, in maniera molto generica, alle 50 iniziative all' anno che il futuro gestore è “invitato” ad organizzare al suo interno, senza chiedere nient'altro, né una scheda degli eventi che si intendono realizzare, né un curriculum degli operatori, ai quali non è richiesta alcuna competenza specifica né esperienza professionale. Come verrà rendicontata quest'attività? Perchè il bando non richiede questi documenti? Senza questo genere di vaglio, non solo questa struttura non servirà a fornire alcun tipo di informazione, ma sarà anche vuota di ogni qualsivoglia intento sociale. Eventi del tipo “il mercoledì della brioche alla nutella”, “il sabato della pizzetta” o anche solo le semplici aperture serali, potranno rientrare tra le 50 iniziative di questo nuovo e fondamentale baricentro della società ingauna, sempre che qualcuno, a suo buon cuore, dato che non è indicato nel bando, vada a verificare che i 50 eventi si siano davvero svolti. Inutile ribadire che non sono né indicate tempistiche per la rendicontazione annuale degli eventi, né chi effettivamente se ne occuperà e in che modo.

Tra le mille motivazioni a sostegno del nuovo bar, c'è poi anche quella di voler creare un fantomatico centro di aggregazione giovanile, termine particolarmente di moda, il cui uso improprio, come in questo caso, non può che far indignare. Forse non tutti sanno che Albenga, qualche hanno fa, sotto l'amministazione Tabbò, è stata una delle pochissime città Italiane che si è aggiudicata un contributo davvero eccezionale, ben 500.000 euro per creare un centro di aggregazione giovanile sotto l'ex Cinema Astor. Hanno posticipato l'inizio lavori per anni, per problematiche legate al tetto, ma nonostante il ripristino della copertura sia stato portato a termine agli inizi del 2012, ad oggi, l'allestimento del centro giovani non è mai nemmeno incominciato. Anche in questo caso i nostri Amminstratori hanno preferito stupirci; sarebbe forse troppo scontato spendere quella cifra per realizzare questo tanto agognato centro per i ragazzi albenganesi. Meglio spiazzare tutti e creare magicamente un bar, facendo una concorrenza spietata ai sei che già si affacciano su piazza del Popolo e chiamare “centro giovani”, uno spazio sul lungocenta poco più grande di un box e che viene condiviso con la Consulta dei Disabili, con l' Unione Ciechi e con altre tre o quattro associazioni. Anche i ragazzi di Albenga, insieme agli esercenti ed ai turisti tutti, ringraziano sentitamente per questo nuovo preziosissimo progetto.

Tirando le somme, in questo bando di gara che chiunque può scaricarsi dal sito del Comune di Albenga, ci si concentra quasi esclusivamente sull'aspetto economico e commerciale della trasformazione; in buona sostanza, per un canone pari a poco più di 200 euro al mese, si vuole affidare ad un privato la gestione del centralissimo gazebo di p.zza del Popolo, che verrà trasformato in bar e ampliato, “rubando” spazio alla piazza per realizzare un dehor di 25mq. Ai bar già presenti tutt'attorno, non resta che aspettare che la rediviva fontana dei delfini, tra un condono e l'altro, venga un giorno allargata per farne una laguna, in questo modo, forse, diventando chioschi sulla spiaggia, potranno finalmente avere un po' di ritorno economico da questa bellissima idea.

Se solo Albenga promuovesse meglio il suo inestimabile patrimonio storico-artistico, potrebbe quasi unicamente con il turismo, risollevare l'economia dell'intera piana ingauna. Fino a che non ci si renderà conto che i pochi turisti che ancora riescono a trovare la torta di riso, non vengono per ammirare le nostre distese di seconde case, ma le bellezze che la storia e la natura ci hanno donato, continueremo ad andare nella direzione sbagliata.


Un' ultimo sospetto: visto l'aulico appellativo di “bar letterario”, speriamo che per realizzare questa opera ingegnosissima, non vogliano stupirci ulteriormente, usando in codesto gazebo a fini “letterari”, i libri della biblioteca civica, con lo scopo magari di renderla più inefficiente, ed un domani, avere la scusa per chiuderla e trasformarla in una bella pizzeria al taglio.


 
 
 
 
A parte l'amara ironia, invitiamo nuovamente tutti ad andare a leggere il bando che si trova sul sito del Comune di Albenga; non servono le nostre parole o quelle di altri, lasciate che siano i fatti a parlare e rendetevi conto da soli di cosa sia vero o meno, senza strumentalizzazioni o altro. Si chiamano atti pubblici, proprio perchè dobbiamo imparare a non farci prendere per il naso.
 



Comunicato stampa del 18 maggio 2013

venerdì 17 maggio 2013

RISPOSTA AL SINDACO GUARNIERI CIRCA IL BAR LETTERARIO



Apprendiamo dalla piccata risposta del Sindaco, che per Lei e la sua Giunta, questo tema è
motivo di discreto imbarazzo. Leggendo le argomentazioni che ha utilizzato, rimaniamo
perplessi circa la reale conoscenza di ciò di cui parla:
le cifre riportate dal nostro comunicato stampa, per esser chiari, son state fornite dall'
Osservatorio Mercato Immobiliare (OMI) dell' Agenzia delle Entrate, quindi, fino a prova
contraria, sono dati ufficiali incontestabili. Le cifre citate dalla Sindachessa, fanno riferimento
all’importo dovuto per l’occupazione del suolo pubblico da parte dei soli dehor, mentre i 2.500€
di canone annuo indicati nel bando, fanno riferimento a tutti i 55mq della struttura sommato allo 
spazio antistante. Sarebbe interessante sapere quale esercente di quella zona, per quelle
superfici, paghi una cifra così ridicola. 
È curioso constatare che per l'affitto di 3 fondi nel Centro Storico di Albenga (determina n.393
del 22 maggio 2013) ci sia una perfetta coincindenza tra i valori definiti dall’OMI per quella zona
e quelli effettivamente determinati dalla Giunta. perchè non si è fatto in questo caso? perchè
due pesi e due misure?
Fiduciosi di ricever ulteriori chiarimenti, magari suffragati da atti ufficiali e numeri reali,
rimaniamo a disposizione per un civile dibattito.

mercoledì 15 maggio 2013

BAR LETTERARIO: I CONTI NON TORNANO


Il turismo, grande volano economico della riviera, ad Albenga pare essere un intralcio scomodo per la giunta comunale. È stato infatti deciso di chiudere il punto informativo situato nella centralissima Piazza del Popolo per far spazio ad un altisonante Caffè letterario di romantica memoria.
Si apprende che, come da atto n. 62 del 27 febbraio 2013 della Giunta Comunale che la trasformazione da Ufficio Informazioni Turistiche a Caffe Letterario avrebbe comportato i seguenti vantaggi:


  • luogo di somministrazione di alimenti e bevande
  • luogo di aggregazione e di incontro sopratutto per i giovani
  • luogo di lettura e consultazione libri riviste ecc.
  • luogo di promozione ed organizzazione di visite guidate alla città e dintorni
  • punto di informazione, creazione pacchetti turistici anche di intesa con le attività ricettivo-turistiche del territorio ingauno
  • punto di bigliettazione (sic) per visite ai musei o altre iniziative culturali


Notiamo, per inciso, che in  questa delibera,  la Giunta EVITA accuratamente di dichiarare la proprietà comunale della struttura adibita a Ufficio Informazioni Turistiche, di dare i riferimenti catastali della struttura  oggetto della trasformazione e, di fissare dei parametri economici per chi detto “Caffè letterario” andrà a gestire.
Alla pubblicazione del Bando di Gara si scopre  che il vincitore di questo bando dovrà corrispondere al Comune: 2500 € di base d’asta, un canone da 208 mensili, 7,5 €/mq. Secondo la stima dell’Ufficio Patrimonio, in riferimento alle cifre medie di mercato e a quelle fornite dall’Agenzia del Territorio, in  quella zona, l’affitto dovrebbe  essere compreso dai 300 ai 378 €/mq, perchè il Comune parte da una base d’asta che è il 55% in meno rispetto al valore di mercato?
La foglia di fico dietro cui il Comune si nasconde è proprio la gara da svolgersi che dovrebbe essere aperta, ma poi impone dei requisiti così restrittivi che danno adito al legittimo dubbio circa l’esito della gara stessa.
Anzitutto, dalla pubblicazione del bando (8 Maggio) alla scadenza (23 Maggio) corrono solamente 15 giorni, nei quali il candidato dovrà fornire:
  • un progetto per la riqualificazione del chiosco e dehor annesso;
  • un progetto dell’attività di presidio e socio-culturale per favorire attività per famiglie, giovani e bambini con particolare attenzione alla valenza aggregativa per la comunità LOCALE (se sei straniero le attività aggregative non son per te!!)
  • requisiti di onorabilità (mancanza di fallimenti alle spalle, procedure penali pendenti)
  • gli estremi di una società costituita con almeno il 50% dei giovani entro i 35 anni, iscritta alla camera di commercio ed immediatamente operativa dal giorno dopo l’aggiudicazione.


Con tutta la buona volontà, come si può incentivare l’imprenditoria giovanile se , dal momento della pubblicazione, si hanno solo 15 giorni per districarsi tra le puntuali richieste del Bando di Gara?
Senza contare che dei sei punti qualificanti definite dalla Giunta per giustificare la trasformazione dell’Ufficio Informazioni Turistiche in Caffè Letterario ben poche si son salvate nella stesura del Bando di Gara., In pratica è rimasto solo il bar con la somministrazione di cibo e bevande (la più lucrosa per il privato ) perdendo del tutto la valenza di utilità pubblica fondamentale, qual è, a nostro avviso, il punto di informazione turistico e biglietteria unificata a servizio e supporto dei musei cittadini!
Noi del Meet Up “amici di Beppe Grillo” vorremmo vederci più chiaro, capire perchè chiudere l’Ufficio Informazioni Turistiche  per trasformarlo nell’ennesimo bar, ( in Piazza del Popolo e dintorni si contano 10 tra bar e chioschi!) alzando, a giustificazione,  il paravento del “caffè letterario” per dare un po’ di “tono” ad una operazione onestamente indigesta di svendita di un bene pubblico per destinarlo ad un fine privato!
Lascia perplessi anche l’affermazione di Rosy Guarnieri che tra le motivazioni della trasformazione ci sarebbe anche il fatto che l’attuale Ufficio Informazioni Turistiche è “carente”. Trattandosi di un ufficio comunale ci si chiede perché, notata la “carenza”, il sindaco di Albenga non abbia  provveduto al potenziamento dell’ufficio magari impiegando   meglio i 2000€ + IVA spesi nel matrimonio del secolo: la fava e il salame.

martedì 14 maggio 2013

Il Polo Scolastico Ingauno . La Storia Infinita

Era il Giugno 2008 quando si cominciava a rintracciare sui siti internet di riferimento le prime notizie sulla realizzazione del progetto di riqualificazione del ex-caserma Turinetto, all'epoca dei fatti ancora di proprietà del Demanio, per dare vita ad un Polo Scolastico, che possa unire gran parte degli istituti superiori di Albenga e che ad oggi non ha ancora visto la luce. 

Andiamo in ordine a raccontare i fatti.


2008

La Provincia di Savona bandisce un concorso di progettazione europeo, disponendo le richieste prestazionali, un capitolato speciale d'appalto (relativo ai costi) nel Bando di Gara. Trattandosi di un concorso di idee la Provincia stanzia ovviamente dei fondi pubblici per ripagare i 16 candidati secondo lo schema:

1° classificato    26.000 € + IVA

2° classificato    6.000   € + IVA
3° classificato    4.000   € + IVA
4° classificato    3.000   € + IVA

TOTALE : 39.000 € + IVA



Polo scolastico: parte seconda

2009


La Giunta Tabbò approva la variazione Urbanistica per permettere la realizzazione del progetto. 

Esiste un progetto  definitivo (la seconda fase, prima del progetto esecutivo indispensabile per la realizzazione) e manca solamente l'alienazione della caserma da parte del Demanio.

'A questa fase, il plesso scolastico sarà dimensionato per ospitare circa 60 classi e 1500 allievi, comprenderà un'aula magna di 600 metri quadrati e oltre 2 mila 500 metri quadrati di aule speciali per la realizzazione dei laboratori di fisica, chimica, scienze, lingue e informatica; una biblioteca di 2 mila 500 metri quadrati, auditorium di 600 metri quadrati; una palestra di mille e oltre 4 mila metri quadrati di parcheggi.

L'approvazione della variante consentirà di avere immediatamente a disposizione le aree per realizzare il polo scolastico senza considerare l'importanza dell'area di Campochiesa che sarà trasformata in un'area artigianale di cui l'economia cittadina sente da tempo il bisogno, e del polo fieristico nella frazione di Salea.'

2011
Da quanto letto, La Provincia di Savona, stanzia 9 milioni di euro per il polo scolastico. Dopo poco,  si scopre una prima problematica, relativa alla realizzazione del progetto, gli standard urbanistici non risulterebbero adatti, in altre parole non ci sarebbe abbastanza verde per poter realizzare il progetto vincitore del concorso. Nasce l'ipotesi di realizzare edifici a più piani per lasciare più spazio libero, con la demolizione totale dell'esistente. Questa scelta, nasce da una commissione, di cui non si conosco i membri e di cui non è stato possibile riuscire a trovarne i membri o la relazione.


2012
Dopo aver speso 35.000 € per la gara di progettazione e i successivi 30.000 € erogati allo studio dell'arch. Pontiggia di Genova per la realizzazione del progetto definitivo, la Provincia, che negli anni ha cambiato colore politico, così come il comune, decide di predisporre nuovamente dei fondi, per un totale di 400.000 € per la progettazione preliminare del polo scolastico.



In altre parole, il progetto preliminare era già stato fatto e definito nei dettagli, ed iniziava la seconda parte dell'iter che riguardava il progetto definitivo.
Ma perchè spendere altri 60.000 € con un progetto già terminato??

Tra l'altro questo prevedeva di mantenere le attuali strutture, ristrutturandole e predisponendole a rientrare nei canoni di efficienza energetica richiesti dalla normativa nazionale, mentre la Provincia ha espressamente dichiarato la propria contrarietà e la volontà di ABBATTERE LA TOTALITÀ DEGLI EDIFICI, con una spesa di almeno 2.000.000 € solo per l'abbattimento e smaltimento delle macerie .

Gli attivisti del Meet Up Albenga "amici di Beppe Grillo" si chiedono il motivo di tale spreco di risorse pubbliche e anche quello che ha spinto la giunta provinciale e comunale a cestinare totalmente il progetto vincente a scapito di una nuova fase che richiederà tempo e risorse e che da adito a dei legittimi sospetti. 

venerdì 10 maggio 2013

Promozione turistica ad albenga? una farsa!!!

Il Meet Up di Albenga “Amici de Beppe Grillo” ha seguito con interesse ed attenzione la vicenda della trasformazione dell'Ufficio Informazioni turistiche di Piazza del Popolo fin dal suo esordi ossia dalla delibera di Giunte del 22 febbraio 2013.

Destava infatti parecchia perplessità il fatto che un bene pubblico e per di più dedicato alla promozione turistica cittadina, posto in una posizione unica ed ineguagliabile, fosse sottratto ad una funzione di utilità collettiva e trasformato in bar sia pure “letterario”
Certo, a leggere le motivazioni a base della delibera di Giunta si poteva anche essere favorevoli in quanto il locale così trasformato oltre alla somministrazione di cibi e bevande, nelle intenzioni della Giunta avrebbe dovuto anche: essere luogo di aggregazione per i giovani, luogo di lettura e consultazione di libri e riviste, punto di informazioni turistiche, punto di partenza di visite guidate alla città ed anche biglietteria inficiata di tutti i musei cittadini.

Peccato che alle intenzioni della Giunta NON SIANO SEGUITE LA REALTÀ DEI FATTI: il bando di gara per l'assegnazione di questa trasformazione pone l'accento quasi esclusivamente sull'aspetto economico e commerciale della trasformazione MINIMIZZA LA FUNZIONE SOCIALE E CULTURALE ed infine trascura del tutto la parte di promozione turistica e cancella del tutto la possibilità di una biglietteria unica per i musei cittadini.

Una perdita secca per la città.

Ma anche la parte economica non ci ha convinto. Nel Bando di gara pubblicato sull'Albo Pretorio in data 5 maggio si fa accenno a lavori da eseguire da parte dell'aggiudicatario secondo un capitolato, redatto dall'Ufficio tecnico Comunale. 

Ritenendo che l'importo e la mole di tali lavori giustificasse una base d'asta, poco più di 200€ al mese, ABBIAMO CHIESTO MAGGIORI INFORMAZIONI all'Ufficio Bandi e concorsi. Si è cosi constatata L'INESISTENZA DEL DETTO CAPITOLATO e del relativo obbligo di lavori tanto che il bando di gara pubblicato in data 3 maggio È STATO RITIRATO, modificato e sostituito con altro pubblicato in data 8 maggio.

Resta pertanto ingiustificato un prezzo di base particolarmente basso visto che l'Osservatorio Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate attribuisce ad un locale commerciale di quella zona un valore che va dai 300 ai 380€ al mese senza tenere conto della presenza nel bando di un dehor gentilmente concesso gratis e di cui non si trova traccia nella delibera di Giunta.

Ma le perplessità non si limitano a questa: per ottenere in affitto un locale di proprietà comunale basta compilare una semplice istanza e si hanno trenta giorni di tempo a partire dalla data di pubblicazione del Bando sull'Albo pretorio.
Nel nostro caso, pur in presenza di un numero notevole di istanze, certificazioni, progetti ed altri documenti necessari per partecipare alla gara il tempo a disposizione è solo di 15 giorni: un lasso di tempo assolutamente insufficiente se qualcuno dovesse partire da zero.

Noi cittadini del meetup "amici di Beppe Grillo" di Albenga vogliamo vederci chiaro!!